
chi sfida le tre squadre a strisce eve essere pronto a misurarsi con più avversari...
Da Verona, Ferragosto 2022, una lunga sinfonia azzurra. Nel girone d'andata doppia vittoria all'Olimpico, ma anche a San Siro rossonera e Bergamo. Dopo la lunga sosta per i mondiali, la sconfitta a Milano con l'Inter, ma la manita ai torinesi alla 18esima chiuse il conto già a gennaio.
Non sarebbero bastati venti Orsato&Mazzoleni per fermarli. E, ad onor del vero, nemmeno ci provarono.
Serviva soltanto definire dove. E quando.
A Udine, 04/05/2023.
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Viaggio iniziato nel peggiore dei modi nell'indigesta Verona, terminato nel migliore, a casa nostra.
Ma rischiando davvero di finire in terapia intensiva a "cardiologia".
A tre tappe dalla meta, alle ortiche contro il Genoa in casa alla terzultima il bonus conquistato grazie al contributo di "amici" bolognesi (Orsolini) e romani (Soulé).
Ci attenderà una lunghissima settimana.
Improduttivo provare a parlare d'altro.
"Come stai?" -"E comm'aggia stà?"-
"Com'è il tempo?" -"E comm' adda essere?"-
"Cosa hai mangiato a pranzo?" -"Ma che vuò mangià?"- "E se ci mettessimo in coda per comprare il Labubu?"...
La musica di Pino Daniele e quella dei Pink Floyd terapia paliativa, ma non risolutiva. Ogni notte, immancabile, un risveglio improvviso con urlo:
"Quanto mancaaa?"
E finalmente arriviamo, miracolosamente ancora in vita, al 18 maggio, ore 20,45. Il Napoli Parma, Inter in casa con la Lazio Milano, si gioca in contemporanea. Duemila e rotti anni fa un tizio morì e riuscì a resuscitare (almeno così ci raccontano) una volta sola dopo tre giorni. Noi, tra le 22,30 e le 22,55 almeno tre volte.
All'intervallo, a Milano 1-0, a Parma 0-0. C'è ancora un tempo da giocare.
"Ce la faremo." (...?)
Ma a Parma si resta sullo zero a zero, due volte la traversa. Tira una brutta aria. Imprecazioni e gocce per il cuore.
22,25 A Milano (San) Pedro ci mette la mano: uno a uno.
22,26 No, annullato. Maledizione.
22,28 No, il Var dice che è buono: uno a uno.
22,37 Inter di nuovo avanti, due a uno. Ri-maledizione.
Stavolta è finita. Addio.
22,41 Possibile rigore per la Lazio a Milano. Interviene il Var.
22,43 Il Var conferma il rigore. Il nostro cuore è fermo da molti secondi...
22,44 Pedro Eliezer Rodríguez Ledesma da Santa Cruz de Tenerife, meglio noto come (San) Pedro non sbaglia: 2-2. Il cuore ricomincia a battere
22,47 Parma: "Ecco che riceve Neres, uno contro uno, va giù Neres, calcio di rigore! -urla Pardo per Dazn-
Calcio di rigore per il Napoli! Calcio di rigore per il Napoli! Clamoroso al Tardini, minuto novantasei"
Piango. Piangiamo. Un pianto isterico, liberatorio. Ma il Var cancella il rigore, mentre l'Inter a Milano fa tre a due.
Per fortuna troppo in fuorigioco per non annullarlo.
Due a due, zero a zero i risultati finali. E va bene così. A qualsiasi altro evento, anche a favore del Napoli le mie coronarie non avrebbero resistito.
Chiuderemo il conto cinque giorni dopo a casa nostra.
Scugnizzi, avanti.
"Sono...le 22...e 48 minuti...del 23 maggio...2025. Il Napoli è campione d'Italia per la quarta volta nella Sua storia. Possono adesso fiorire gli scudetti al centro del Diego Armando Maradona"
(F.Repice)
E noi?
"FELICI NEL POSTO PIU' BELLO DEL MONDO".
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